Si è concluso il “capitolo generale 2022”, il mese di assemblea che per venticinque suore orsoline è stato sinonimo di ricerca, domanda, desiderio, approfondimento, per continuare ad essere “Sorelle in un popolo che invoca coraggio e speranza”. Non sono state solo parole per creare uno slogan ad effetto, ma verifica dei sei anni passati per guardare e programmare quelli che ci stanno davanti con la passione e l’entusiasmo di sentire affidato un carisma da continuare a vivificare nella chiesa e con il popolo di Dio.
Questo numero di Vita Nuova vuole essere anche un piccolo racconto narrativo dell’evento, che ci aveva portato a Gallio – dove a Villa Giovanna si è celebrata l’assemblea capitolare – con tante domande: le sfide sono tante, a quali dare priorità? Noi siamo poche, cosa faremo? Non è stata una semplice riunione di calcolo delle possibilità, ma una contemplazione delle grandi opere che Dio compie con i semplici strumenti che mettiamo a disposizione, consapevoli che fragilità e scarsità non sono solo limite, ma le fessure attraverso le quali Dio opera quando noi facciamo spazio. E la Parola di Dio, come sempre guida preziosa, ci ha condotte a delineare un programma che pur consapevole del limite può contare sulla preziosità dell’esperienza in atto: prendendo forza dalla ricchezza di un carisma sempre nuovo, infatti, apre strade inedite quando non lo intrappoliamo nel perimetro stretto delle nostre possibilità, ma è consegnato alla sua grazia sempre fantasiosa e inventiva e a quanti con noi ne vedono la bellezza e la novità di una possibile incarnazione nell’oggi di questa umanità.
Abbiamo compreso che “in” quel popolo dove vogliamo essere voce di speranza non siamo da sole, ma comunità di orsoline insieme ad amiche e amici laici collegati a diversi livelli di collaborazione e appartenenza. Davvero “la speranza non delude”: quanto san Paolo scriveva ai cristiani di Roma (Rom 5,5) è vero più che mai oggi. Anche quando sembra minacciata, la speranza è sempre certezza che qualcosa di nuovo può nascere, perché “un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore” (Is 11,1-2). Da questo germoglio, certezza di nuova vita, continueremo ad invocare coraggio e speranza incoraggiate dalle parole che madre Giovanna scrisse un giorno alle sorelle della comunità: “abbiamo dunque ragione di stare allegre e ringraziare l’infinita bontà di Dio e animarci ancora a grandi speranze” (Lett. 32).
Madre Maria Luisa Bertuzzo