Il progetto “Esay towns”

19
Ott

Tra le tante iniziative cui il quartiere San Lazzaro di Vicenza partecipa si annovera anche il progetto Easy Towns*.

Quando questo progetto venne presentato alle diverse associazioni operanti nei quartieri della città da parte dell’assessore alla partecipazione, la dott.ssa A. Cordova, il nostro quartiere, attraverso l’interessamento del Circolo Noi San Lazzaro, ha intravisto la possibilità di promuovere un incontro reale e profondo con persone diverse a partire da quelle che incontriamo giornalmente: dal vicino di casa, allo straniero incontrato per strada, o ancora alle persone con disabilità che frequentano i Centri riabilitativi nel quartiere, o alle più svariate e pittoresche persone che si aggirano vicino alla chiesa in attesa del loro turno nella distribuzione di viveri da parte della Caritas Diocesana. L’obiettivo era quello di avviare con i giovani del quartiere una riflessione sul rispetto di tutte le persone che vanno viste non come oggetti della meraviglia, del disprezzo o dell’odio, ma come persone, con i loro problemi concreti, con le loro caratteristiche e con i loro valori, aiutandoli a riflettere su come questo possa avvenire concretamente attraverso l’assunzione del punto di vista dell’altro e favorendo esperienze di incontro attraverso l’empatia.

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* Il progetto Easy Towns è un progetto europeo di durata biennale da settembre 2015 a settembre 2017 che si è aggiudicato il comune di Vicenza attraverso l’assessorato alla partecipazione. A questo progetto partecipano 11 città europee: Pforzheim (Germania), Arad (Romania), Heist-op-den-Berg (Belgio), Sentjur (Slovenia), Gozo (Malta), Niepolomine (Polonia), L’Alfas del Pi (Spagna), Craigavon (Regno Unito – Irlanda del Nord) e Pola e Rijeka (Croazia) e Vicenza che coordina il progetto. I temi affrontati sono il multiculturalismo e l’integrazione con la finalità, a livello europeo, di sviluppare nuove strategie di convivenza e di integrazione. Il gruppo di lavoro è costituito da i circoli NOI, le associazioni di quartiere, la cooperativa Alinsieme (centro giovanile di Riviera Berica), l’IPAB minori ed intende partire dai giovani per la realizzazione di laboratori ed attività che coinvolgano i quartieri nell’affrontare le tematiche del progetto. Per saperne di più:

dal Comune di Vicenza: http://goo.gl/gCtLvR

Sito internet europeo: http://www.easytowns.eu/

Pagina facebook: https://goo.gl/kmsbJs

Partendo da questi presupposti, il Circolo Noi di San Lazzaro, attraverso alcuni volontari, ha coinvolto una decina di giovani del quartiere, tra i 18 e i 27 anni, per accompagnarli a sviluppare dei progetti nell’ottica dell’integrazione da presentare successivamente alla collettività.

Oltre alle attività laboratoriali in condivisione con gli ospiti con disabilità mentale del Centro Diurno “Davide & Golia”, sono state intraprese nel mese di maggio altre attività con giovani profughi frequentanti i corsi di alfabetizzazione per stranieri nel Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti (CPIA) attivo nel quartiere.

In un contesto sociale sempre più multiculturale, è parsa una buona occasione avvicinare i ragazzi di san Lazzaro ai giovani profughi sempre alla ricerca di nuovi coetanei con cui fare amicizia. Pertanto, coadiuvati dalla coordinatrice del CPIA, la prof.ssa Federica Cacciavillani e dalla prof.ssa Clara Tivelli si sono tenuti due incontri presso la Scuola Secondaria G. Ambrosoli, sede del CPIA.

I ragazzi hanno avuto modo così di conoscersi, imparando a pronunciare i nomi di ciascuno e a scoprire gli interessi comuni che vanno dallo sport, al ballo e alla musica, ma anche al giardinaggio, al teatro, al cibo e ai giri turistici. Ed ancora, hanno condiviso alcuni momenti culinari dove sapori e odori tipici hanno consentito di confrontare e valorizzare le peculiarità delle pietanze di altre cucine non appartenenti alla propria cultura.

Altro appuntamento significativo è stato quello inserito all’interno della Festa di Primavera, alla fine del mese di maggio, con la partecipazione dei ragazzi profughi insieme ai giovani del quartiere al torneo del Calcio Balilla Umano: un modo divertente di giocare a biliardino in cui i giocatori sono persone reali in un campo gonfiabile. È stato bello vedere i loro volti sorridenti e divertiti e ancora vederli giocare e imparare insieme a cooperare, ad incontrarsi, a riconoscersi, a vivere …

Sono in fase di elaborazione altri nuovi appuntamenti per il prossimo autunno che vedono tutti i ragazzi coinvolti in piccoli gruppi ad attività di giardinaggio per la cura delle piante nelle zone circostanti alla parrocchia e di piccole perlustrazioni nel quartiere alla scoperta di nuovi negozi etnici, come anche di brevi tour turistici nel centro storico di Vicenza. Il tutto lasciato alla operatività ed estrosità dei ragazzi, i quali si stanno organizzando con la creazione di nuovi gruppi su whatsapp, come ad esempio quello del giardinaggio, o dandosi l’amicizia sui social come Facebook.

Siamo ancora a metà del cammino di questo progetto, ma siamo molto orgogliosi di come si stanno evolvendo le azioni e gli interessi dei ragazzi di entrambe le parti. Noi adulti dobbiamo essere i primi a credere che possiamo essere per i giovani artefici di occasioni per allargare gli orizzonti e predisporsi a conoscere l’altro, ad incontrarlo in un atteggiamento costruttivo, cercando il dialogo e lo scambio come espressione delle proprie radici, della propria identità, per riconoscersi e mettersi in interazione con l’altro.

Maria Spena

 

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