Epifania: i Magi! Guidati da una cometa visibile dall’Egitto alla Mongolia, Paesi dove la tradizione vuole siano provenienti i Magi, giungono a Betlemme con cammelli, oro, argento e mirra. Sono loro a dare all’umile scena del Natale, fatta di stalle, pecore e pastori, una nota favolosa. Ma chi sono questi uomini e perché proprio a loro, così “lontani” si manifesta il Dio Bambino? La risposta sta tutta in quella frase data al Re Erode: Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo! (Mt 2,2). Una professione di fede in piena regola davanti alla quale il Re ammutolisce. Eppure Israele aveva le Scritture e le Profezie: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele (Nm 24,17) e allora perché questo mutismo? Perché questa immobilità? I Magi, senza tutto questo popò di roba, si son mossi al sorgere della stella, sapendo che il viaggio non era né corto, né comodo! Poteva essere l’ultimo della loro vita! Ciò nonostante partono. Non conoscendo la Scrittura erano però dalla Scrittura conosciuti: Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. (Sal 83,6)
Colpisce il contrasto fra l’ardore esplorativo dei Tre e la pesante immobilità di Erode. Gerusalemme e i suoi grandi ci fanno subito una figura meschina ma non pensiamo troppo male di loro. Sono proprio loro, infatti, a fornire l’indirizzo giusto. E da dove lo prendono? Non dalla stella che su Gerusalemme si è eclissata cedendo il passo alla Parola rivelata a Israele! La stella, cioè la bella, millenaria e multiforme sapienza delle genti, trova nella Scrittura, la sua pienezza e il suo superamento nella rivelazione di un Dio che si fa uomo! Così dice il profeta Michea (5,1): E tu Betlemme di Efrata… da te uscirà il dominatore in Israele.
Nella Reggia di un despota sanguinario e ingannatore, i Magi ritrovano la strada giusta. Sono illuminati da chi preferisce le tenebre alla Luce. Sono avvicinati a Dio da chi se ne allontana sempre più. Sembra che a Dio piaccia questo gioco di luci e ombre. La cosa bella è che Dio non fa preferenze di persone e si manifesta agli uni e agli altri, a Erode come ai Magi, anzi li rende reciproche luci: i Magi infatti fanno riprendere in mano ad Erode le Scritture dimenticate e fanno riudire al re l’annuncio più bello della sua storia ed Erode offre ai Magi, esclusi per nascita dal popolo eletto, la mappa del Tesoro! Si realizza così la Scrittura: Ogni uomo vedrà la salvezza del Signore!
La nostra vita è un viaggio a cui serve una stella. Le stelle sono tante, milioni di milioni, cantava la pubblicità di una volta. L’Epifania ci indica la Stella giusta che illumina e non abbaglia, persuade ma non inganna. E’ venuta nel mondo la Luce, quella vera che illumina ogni uomo! (Gv 1). Beato chi decide nel suo cuore il santo viaggio…!
Suor Lucia Antonioli