8 settembre: festa mariana nel mondo e nella tradizione orsolina

06
Set

Fra qualche giorno – l’8 settembre – ricorre la festa mariana tanto cara alla città di Vicenza, la festa della patrona della città di Vicenza, conosciuta come la “Madona dei oto” in occasione della quale é tradizione recarsi a piedi o con i vari mezzi, al santuario di Monte Berico per partecipare dei vari momenti liturgici o per pregare in solitudine.

Legati a questa data ci sono molto ricordi che sorgono spontanei nella mente e nel cuore, abitati dalle tante persone care, molte delle quali sono già nel cuore di Dio. Il giorno 8 di settembre quindi é molto importante per noi vicentini, che fin dai tempi antichi infatti lo considerano un prezioso momento di festa, di devozione e di tempo da dedicare alla famiglia.

Se la devozione mariana del popolo vicentino é grande, altrettanto lo é quella del popolo brasiliano fra il quale abito da più di 12 anni.

Sempre mi ha commosso questo affetto manifestato per Maria dalla gente di questa terra: una devozione che fa parte della storia del Brasile, (trasmessa all’inizio dai vari religiosi che qui hanno operato) e che ha abitato il cuore di tante generazioni di cristiani.

Una devozione che assume forme particolari e tipiche del luogo, lungo i secoli: infatti in Brasile Maria é conosciuta con più di 117 nomi diversi, fra i quali il piú noto é sicuramente quello di Nossa Senhora Aparecida, legato al santuario nazionale che si trova nello stato di San Paolo e che é meta di quotidiani pellegrinaggi provenienti da tutte le parti del Brasile e del mondo. La Madonna venerata ad Aparecida é la patrona nazionale la cui festa si celebra il 12 ottobre, quando, festeggiando la mamma del Bambino Gesù si vuole festeggiare anche la mamma di tutti i bambini: di conseguenza questo giorno si torna la festa dei piccoli con feste e regali per tutti.

Riflettendo su quanto il popolo cristiano ama Maria, non posso non ricordare quanto questo affetto sia presente nella vita e nelle azioni anche della nostra fondatrice, Madre Giovanna Meneghini. La sua devozione é grande e i suoi scritti sono intrisi della presenza di Maria. Annota l’impegno di pregare il rosario, il suo desiderio di imitarla, la fiducia totale che lei ha per la Madre di Gesù e di come lei si affida chiedendole le capacità di cui si crede sprovvista. Chiede a Maria di esserle Maestra dei lavori pratici e la riconosce Madre nel quotidiano attribuendole il merito dei suoi successi.

Molte volte terminava le sue lettere o bigliettini invocando la benedizione di Maria: desidero terminare con uno di questi. Giovanna scrive: “oggi é il primo giorno consacrato a Maria Santissima e io desidero con tutto il cuore, che la nostra Madre Celeste ti conceda tutte le grazie di cui hai bisogno per la tua salute eterna, specialmente quella di diventare una perfetta e santa religiosa. Maria é onnipotente per grazia, consegnati alla sua Materna bontà.”

sr. Antonia Storti

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