Nell’elegante ed accogliente cornice di Villa Savardo -Breganze (Vi)- sabato 7 ottobre 2023 si è tenuto il 40° Convegno dei gruppi Am.Or. una delle realtà di formazione e crescita umana e spirituale offerta dalla Congregazione delle Suore Orsoline a donne giovani e adulte per una maggiore consapevolezza del proprio essere donne alla sequela di Gesù. È una bella occasione annuale in cui i gruppi sparsi in tutta Italia si incontrano per un momento formativo e conviviale oltre che di confronto e di condivisione delle esperienze che arricchiscono il cammino di tutte e la consegna del quaderno che propone il percorso dell’anno. Il convegno si è aperto con il saluto di Madre Maria Luisa Bertuzzo, che ha ricordato le diverse attività proposte dalla famiglia orsolina, constatando con gioia che il cammino dei vari gruppi si colloca nel cammino sinodale delle chiese italiane, che nell’anno 2023-2024 rifletterà sulla dimensione sapienziale. I lavori del convegno sono stati guidati da sr Michela Vaccari, mentre il tema del convegno Donne in ascolto dello Spirito è stato presentato da Donatella Mottin che è parte attiva del Centro Documentazione Studi “Presenza donna” e appassionata di donne e Bibbia. La riflessione è partita dalla constatazione che gli studi biblici hanno ancora oggi uno sguardo prevalentemente maschile, mentre la sua riflessione ci ha portate a vedere la sapienza delle donne che in tutta la Scrittura, ma soprattutto nel Vangelo, fa di esse dei fari luminosi che giungono fino a noi per incoraggiare il nostro cammino. Con questa chiave di lettura ha presentato la sapienza nella Bibbia con dei caratteri che si rispecchiano in tre iconiche figure femminili quali Miriam, la sacerdotessa Anna e Maria Maddalena.
Accanto a Mosè spicca la personalità della sorella Miriam (cfr. Es 24-26), che sulle rive del Mar Rosso loda Dio accanto al fratello di cui si prende cura salvandolo dalla strage ordinata dal faraone. La ritroviamo poi con in mano un tamburello e nonostante i suoi ottanta anni danza e innalza la sua lode a Dio sostenuta dallo Spirito. Mosè loda il Signore parlando al futuro (cfr. Es 15,1), mentre Miriam parla al presente (cfr. Es 15,21), perché la sapienza è ben ancorata nel presente, si mostra nella quotidianità e nelle scelte di ogni giorno.
Nel N.T. compare la figura di Anna, la profetessa, una donna anziana rimasta vedova dopo sette anni di matrimonio: ha dedicato la sua vita a Dio, digiunando e pregando. Anche in questo caso la sua presenza è nell’ombra, perché la scena è dominata da Simeone, ma quando Anna vede il bambino Gesù e lo riconosce rende grazie a Dio, parlando di lui a quanti lo aspettavano. Anna rappresenta la sapienza di chi si è messo al servizio di Dio facendo della sua vita un dono totale, fino a quando irrompe forte il vento dello Spirito e comincia a scrivere una storia nuova, parlando di Gesù a quanti glielo chiedono. Mentre Zaccaria rimane muto, Anna annuncia!
Infine, siamo state guidate a riscoprire la figura di Maria Maddalena, definita da san Tommaso “apostola degli apostoli” Su questa donna ci sono notizie che hanno causato diversi equivoci. La tradizione l’ha spesso identificata con una prostituta mentre era sicuramente una donna emarginata e nella Bibbia si parla di emarginati ogni qualvolta ci si riferisce a malati, depressi, indemoniati. Era una donna che viveva nella sofferenza ed aveva perso la sua dignità, quella dignità che le restituirà Gesù. E lei lo seguirà per tre anni e per prima, davanti ad un sepolcro vuoto, sarà chiamata ad una esperienza tale da portare ai discepoli l’annuncio: “Ho visto il Signore!” Lo Spirito compie in Maria una trasformazione e quella donna fragile, che prima di incontrare Gesù era in balìa del maligno (cfr. Lc 8,2), ora è diventata messaggera di una nuova speranza. Dai testi apocrifi, in particolare il Vangelo di Maria, apocrifo 9, scopriamo che i discepoli erano molto afflitti dopo la morte di Gesù e che Maria li consola dicendo loro che è necessario rimettersi in cammino. La sapienza di Maria Maddalena si manifesta in quel raccogliere le forze e portare con semplicità e fortezza l’annuncio della resurrezione.
Un convegno denso di significati, che ha dato a tutte noi partecipanti la possibilità di rafforzare la consapevolezza che Gesù non ha mai messo la donna in una condizione di secondità rispetto all’uomo, basti pensare alla samaritana, a Marta, a Maria Maddalena, che hanno sempre ottenuto ascolto e risposta alle loro domande e, quindi, un riconoscimento del loro essere donna soprattutto attraverso le scelte che hanno avuto il coraggio di fare dando alle donne la possibilità di essere oggi riconosciute come parte della storia di salvezza. Bisogna continuare a guardare queste donne, uscire dall’ombra per avviare nuovi processi di cambiamento…anche nella Chiesa. E per fare questo dobbiamo lasciarci guidare dalla forza dello Spirito.