2022: verso il capitolo generale

24
Feb

La congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria sta vivendo da alcuni mesi un tempo particolare, previsto dal diritto canonico, che culminerà nel luglio 2022 quando verrà celebrato il capitolo generale. Abbiamo chiesto a madre Maria Luisa Bertuzzo, madre generale attuale, di spiegarci meglio di cosa si tratta.

Madre Maria Luisa, cos’è un capitolo generale e a cosa serve?

Mi viene una prima risposta immediata: una gran bella opportunità. Ed anche una seconda: un gran lavoro! La risposta “seria”: i capitoli non sono un’invenzione delle suore Orsoline, ma ogni Istituto, come già premesso, è chiamato ogni sei anni a vivere un tempo di verifica e ri-programmazione, lasciandosi interpellare dalle sfide ecclesiali, sociali e culturali del proprio tempo.

Quali sono le fasi di un capitolo generale?

Sono tre: preparatoria, celebrativa, attuativa. Un tempo per Capitolo si intendeva la fase celebrativa vera e propria, cioè il mese che vedeva le suore elette riunirsi in assemblea e occuparsi degli obiettivi previsti dalla propria istituzione. Attualmente con la lettera di annuncio – inviata alle comunità della congregazione circa un anno prima – tutte le suore sono coinvolte nella fase di preparazione, che consiste in una lettura della realtà confrontata con le persone che con funzioni diverse condividono il nostro cammino. Ne seguirà la fase di attuazione dopo quella celebrativa.

Chi coinvolge un simile evento?

Coinvolge tutte noi suore e le persone che in gradi diversi sono con noi: collaboratori, dipendenti, volontari. Si tratta di singole persone o interi gruppi, come il gruppo Kar.in (carisma insieme), formato dai laici che hanno fatto promessa di condivisione del carisma; il gruppo Am.Or (Amiche Orsoline), associazioni che condividono obiettivi comuni ed altri.

Al capitolo generale ci saranno le delegate. Possiamo fare un paragone tra loro e i parlamentari, rappresentanti dei popoli nel parlamento?

Forse… le delegate, votate da ogni suora, hanno il compito di rappresentare tutte in quanto a tipologia e specificità di servizio, età, provenienza geografica…

Ci sono sempre aspettative rispetto a quanto si vive, ma cos’è veramente centrale in un capitolo per una congregazione religiosa?

La fedeltà al proprio carisma per incarnare il vangelo, insieme al realismo e alla concretezza di guardare alla fattibilità delle tappe successive. La parola capitolo fa pensare ad un libro: i capitoli sono concatenati gli uni agli altri: è importante guardare alla propria storia conoscendo le radici che affondano nel passato, ma con il forte desiderio di dare ali al futuro.

Spesso si rischia di sintetizzare l’esperienza di un capitolo nell’elezione del superiore generale. Sappiamo che è in realtà un processo, ma perché un processo abbia un impulso ed uno svolgimento serve qualcuno che lo favorisca. Alla luce di un sessennio da madre generale e di altri sessenni da vicaria e segretaria, pensi che ci siano attitudini/peculiarità particolari che un responsabile generale debba avere?

Posso rispondere a questa domanda con due sole parole, appartenenza e servizio: un forte senso di appartenenza alla propria Famiglia religiosa è fondamentale per incarnare attraverso la spiritualità specifica la gioia del vangelo nello spirito del servizio!

Cosa auguri alla congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria?

Di saper vivere con allegra audacia il tema che sta accompagnando questo capitolo: Sorelle in un popolo che invoca coraggio e speranza!

E al prossimo governo generale?

Di aiutare tutta la congregazione ad attuare questo “tema”, che traduce la nostra spiritualità specifica nella concretezza di un tempo che vede famiglie, gruppi e comunità nella fatica di uscire da una prova, quella della pandemia, che ha messo in ginocchio tutti. Solo insieme – sorelle e fratelli tutti – potremo rialzarci e continuare il cammino!

Nelle foto qui sotto, alcuni momenti dell’anno centenario vissuto durante l’ultimo sessennio. 

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